Da diversi anni, con l’avvicinarsi della stagione estiva i mezzi d’informazione ricordano i pericoli che nasconde il caldo eccessivo soprattutto per gli anziani e per i bambini.

Il rischio per la salute è causato dalle cosiddette “ondate di calore” (heat-waves), cioè dall’aumento di temperatura oltre i valori usuali della durata di giorni o settimane associato ad alta umidità che impediscono la naturale sudorazione e il raffreddamento del corpo.
Le persone più a rischio di effetti dannosi sono:
Gli anziani, in particolare se hanno più patologie quali: malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, patologie respiratorie croniche, insufficienza renale cronica, malattie neurologiche, diabete mellito.
Il loro organismo è meno capace di adeguarsi ai cambiamenti di temperatura.
Le persone non autosufficienti, poiché dipendono dagli altri per regolare la temperatura dell’ambiente domestico e per l’assunzione di liquidi.
Le persone che assumono farmaci che possono compromettere la normale regolazione della temperatura corporea.
I neonati e i bambini piccoli che per la ridotta superficie corporea e la mancanza di autosufficienza, rischiano un aumento eccessivo della temperatura corporea e la disidratazione, con possibili danni cardiocircolatori, respiratori e neurologici.
Chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all’aria aperta o in ambienti caldi, poiché può disidratarsi più facilmente.
I sintomi d’allarme del caldo eccessivo sono:
I CRAMPI: sono causati dalla disidratazione e dalla perdita di elettroliti.
Si verificano frequentemente negli anziani perché assumono pochi liquidi.
A volte ai crampi si possono associare altri sintomi come cefalea, stanchezza e affaticamento.
IL GONFIORE DELLE GAMBE (edema): è causato dalla vasodilatazione e dalla ritenzione idrica. Questo sintomo non deve essere sottovalutato, perché è anche presente nello scompenso cardiaco e in altre patologie.
Rimedi efficaci sono: sollevare e bagnare le gambe con acqua fredda e muoverle di tanto in tanto.
LO SVENIMENTO (sincope): è provocato spesso da un calo della pressione arteriosa con conseguente diminuzione dell’apporto di sangue al cervello.
Può essere prevenuto se, ai primi sintomi (vertigini, sudorazione fredda, offuscamento visivo o secchezza della bocca), si assume una posizione distesa con le gambe sollevate.
LO STRESS DA CALORE:  si manifesta con disorientamento, malessere generale, debolezza, nausea, vomito, cefalea.
La temperatura corporea può essere leggermente elevata ed è comune una forte sudorazione. Se non viene riconosciuto e trattato rapidamente, può progredire fino al colpo di calore.
Bisogna spostare la persona in un ambiente fresco e reintegrare i liquidi con bevande ricche di sali minerali e zuccheri. Nei casi più gravi, la persona dev’essere rinfrescata togliendo gli indumenti, bagnandola con acqua fresca o avvolgendola in un lenzuolo bagnato.
IL COLPO DI CALORE: è una condizione di emergenza perché il ritardato trattamento può portare anche alla morte,  si verifica quando la temperatura corporea raggiunge valori intorno ai 40°C.
Possono associarsi aumento della frequenza respiratoria, insufficienza renale, scompenso e aritmie cardiache, perdita di coscienza.
Richiede, specie per neonati od anziani, il ricovero immediato.
In attesa dell’ambulanza, bisogna spogliare e ventilare il malato, bagnare con acqua fresca la nuca gli arti.
LA DISIDRATAZIONE: si verifica quando la quantità di acqua persa dall’organismo è maggiore di quella introdotta
È frequente nelle persone che soffrono di Malattia d’Alzheimer, demenza, Parkinson, psicosi, ecc., perché non riescono ad assumere volontariamente la giusta quantità di acqua.
I sintomi principali sono: bocca e pelle asciutte, sete, debolezza, vertigini.
In questi bisogna far bere la persona o sottoporla a fleboclisi se necessario.
EFFETTI SULLA PRESSIONE ARTERIOSA
Le persone ipertese , i cardiopatici, gli anziani o le persone sane, possono manifestare episodi di diminuzione della pressione arteriosa, in particolare quando passano dalla posizione sdraiata alla posizione in piedi (cosiddetta ipotensione ortostatica).
In questi casi, è consigliabile non alzarsi bruscamente dal letto, soprattutto nelle ore notturne.
A volte può essere necessario, in chi fa terapia antipertensiva , modificare i dosaggi di questi farmaci ma solo su indicazione del Medico di Famiglia.


Il decalogo per un’estate priva di rischi da caldo
1 Evita di uscire tra le ore 11-17
2 Arieggia i locali domestici mattina e sera e abbassa le tapparelle durante le ore calde
3 Copriti quando passi da un ambiente molto caldo ad uno con aria condizionata.
4 Proteggiti con cappello e occhiali scuri
5 in auto accendi il climatizzatore, se disponibile, e usa le tendine parasole
6 Indossa indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali come lino e cotone; evita tessuti sintetiche che impediscono la traspirazione
7 Bagnati subito con acqua in caso di mal di testa provocato da colpo di sole o di calore
8 Se soffri di pressione alta, consulta il medico senza interrompere o sostituire la terapia di tua iniziativa
9 Usa gli integratori salini solo su consiglio del tuo medico
10 Bevi spesso

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