Aree trattamento

 

Max, in stato vegetativo da 10 anni si risveglia: "Sentivo tutto"

Dopo 10 anni in coma, definito "senza possibilità di recupero alcuna" Max si è svegliato. La madre l'aveva portato a casa dopo che i medici non gli avevano dato alcuna speranza di risvegliarsi. Venerdì sera la famiglia ha raccontato l'incredibile vicenda in un teatro di Artegna.

E' giusto assecondare coloro che vogliono interrompere l'alimentazione e l'idratazione di questi pazienti?

Hanno realmente conoscenza di quello accade  nel cervello di questi pazienti?

continua.... a breve

 


DI GIOVANNI PAOLO II

Ai miei fratelli e sorelle anziani!

“Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo” (Sal 90 [89], 10)

La carbossiterapia è una metodica che consiste nella somministrazione di anidride carbonica (CO2) medicale per via sottocutanea ed intradermica.

Con essa si effettua un vero e proprio trattamento riabilitativo della microcircolazione.

L’anidride carbonica genera, infatti, un rilassamento della muscolatura liscia delle metarteriole e degli sfinteri precapillari, determinando un aumento dell’entità del flusso ematico locale.

E' in grado, inoltre, di indurre lipolisi (distruzione del pannicolo adiposo) diretta per azione meccanica sulle cellule del grasso ed indiretta per iperossigenazione dei tessuti trattati.

Infine causa ringiovanimento tonificazione della cute per azione diretta su fibroblasti e cheratinociti con conseguente produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico.

Una forma di demenza irreversibile, quelle più nota, è la malattia di Alzheimer, una malattia senile che dà il suo esordio in genere dopo i 65 anni di età (4% della popolazione generale), per moltiplicare di molte volte il rischio di insorgenza della malattia con l’aumento dell’età (20% della popolazione generale dopo gli 80 anni).

La malattia, come anche le malattie vascolari, è correlata particolarmente con l’età avanzata.

Pomodori: il licopene dimezza il rischio-ictus

Il rosso che salva dall'ictus: secondo uno studio pubblicato sulla rivista internazionale Neurology, il licopene - sostanza naturalmente contenuta in grandi quantità nei pomodori, ma anche nei peperoni e nelle angurie - può arrivare a far dimezzare il rischio di sviluppare un ictus: il merito sarebbe dell'effetto antiossidante e antinfiammatorio del licopene, e delle sue capacità di prevenire la coagulazione del sangue.

NOVITA’

PRESSO LO STUDIO MIDA SI EFFETTUANO TRATTAMENTI DEGLI INESTETISMI CUTANEI

CON L’INNOVATIVO PLEXR.

 

Person-centered Medicine, 1st Meeting of the interdisciplinary Group on Depression and Pain

Dott. Fabrizio La Mura (coordinatore medico Hospice Don Uva di Bisceglie), Dott. Pasquale Colamartino (Neurologo presso il Centro di Riabilitazione Villa San Giuseppe di Bisceglie), Dott. Gianluca Masi (Neurologo, Ospedale di Andria),Dott. Domenico Ciancia (Geriatra Direttore Sanitario Fondazione Oasi Nazareth di Corato), Dott. Michele Calitro (Geriatra), 

 

Informazioni

Si informa che sono accettate le principali carte di credito e bancomat

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